Ieri pomeriggio abbiamo avuto una piacevole sorpresa, un simpatico “colpo doppio”: la visita al “Museo del Paesaggio Sonoro” di Riva presso Chieri (TO) e il concerto a seguire de “I Violini di Santa Vittoria”. Orbene, avere una realtà così sottomano, nata dal sogno e dal desiderio di Domenico Torta, insigne Musicista e Antropologo di Riva, è una gioia per il cuore e per l’anima. Il “Mondo Contadino”, sempre sfruttato e usurato ormai dalle continue richieste commerciali e adoperato come simbolo di “purezza”, “genuinità” e “bei tempi andati” da tutta una parte del mondo industrial-alimentare-turistico, sinceramente sta mostrando la corda… Chi ha vissuto, anche per breve periodo della sua vita, con il mondo agricolo sa che non esiste campagna senza sofferenza e “mondo popolare” senza dolore e fatica. Certo, amiamo tutti lanciarci in tour eno-gastronomici nelle Langhe o in Monferrato, ballare le belle danze del tempo andato e del “vuoi mettere una bella passeggiata in campagna?”. Già… ricordo le parole di James Senese, musicista di “Napoli Centrale”: “La campagna è bella per il figlio del padrone, che ci viene solamente con gli amici a passeggiare, ma per il figlio del bracciante la campagna è un’altra cosa, la campagna è solamente culo rotto e niente più”. Andate a visitare il Museo di Riva! Suoni, sogni, evocazioni di un passato non mitico, ma reale: il rumore della pioggia, la nebbia, il bosco degli uccelli, la “Cantarana”, le campane “a baudëtta”…
Non vi voglio togliere la sorpresa, prendetevi un’ora e mezza (tanto dura il giro) e andateci.
E poi, il concerto de “I Violini…”. Una gradita sorpresa, un foltissimo pubblico ha potuto godere della rievocazione di un repertorio novecentesco di grande levatura. La storia: i braccianti di S.Vittoria, duramente provati dal lavoro nei campi, decisero di guadagnarsi la libertà dal lavoro agricolo studiando musica. Nessuno era musicista, ma ogni famiglia, a duro prezzo, scelse di mandare i figli a studiare il violino a 15 Km. di distanza, nel vicino paese di Gualtieri. E lo studio premiò quella gente, i “Quintetti” famigliari violinistici fiorirono e permisero ad un paese di agricoltori-braccianti di divenire il “Paese dei Cento Violini”. Conclusioni: vi consiglio di non perdere nessuna delle due occasioni (Museo + Concerto) per le date a venire. In programma vi saranno “Salentrio” il 23 aprile, i “Suonatori della Val del Savena” il 21 maggio, “Gabriele Ferrero, Silvio Peron, Dino Tron e altri” il 18 giugno, la “Posavina Bosniaca” il 17 settembre e i “Musicanti di Riva” l’8 ottobre. Concerto e ballo in piazza. Con orgoglio e, lasciatemelo dire, innocente “campanilismo”, una rassegna di “Eccellenza Italiana”. Non facciamoci abbindolare dalle mode temporanee, questa “Cultura” ha resistito anni e anni, tra guerre, carestie e povertà. Diamogli almeno il giusto rispetto.